Pink Triangle LTR (Little Thing Rebuild)

Il mio Pink Triangle ad inizio anno ha cominciato a dare segni di cedimento! La rotazione del piatto non era più regolare dovuto all'alimentazione ed è stata l'opportunità di prendere seriamente in considerazione l'idea di costruire un giradischi.

Non sono partito da zero, ho recuperato gli elementi essenziali del vecchio giravinili quali piatto, perno e braccio, mentre il resto l'ho comprato in rete.

Il motore, la parte più costosa del progetto, è ricaduta su un DUAL modello DC200 che poteva essere quello giusto, considerando anche un alimentazione separata e stabilizzata sui 12V, alimentatore che andava a sostituire la complicata elettronica precedente, colpevole anche di essere inserita nello chassis del vecchio PT e di provocare anche un inevitabile rumore di fondo durante gli ascolti.

Altro accessorio la cinghia di trasmissione. Questa doveva essere della misura (lunghezza e spessore) giusta e ho fatto riferimento proprio ai vari modelli di giradischi DUAL con piatto simile al PT.

Al braccio, già che ero in fase di "ristrutturazione", ho riparato l'alzabraccio che dopo anni di utilizzo non era più affidabile, sostituendo l'olio al silicone (300.000 cst) al suo interno.

Una scatola in pvc è servita per alloggiare l'interruttore per l'accensione/spegnimento del giaradischi, quello per il cambio velocità 33/45rpm e il connettore da 2.5mm per l'alimentatore finalmente esterno e lontano dal front-end.

Infine la base. Questa è semplicemente una tavola in MDF da 20mm di spessore, ma lavorata con i fori adibiti per il perno, il motore, il braccio e i piedini di supporto, tramite una macchina a controllo numerico del mio amico falegname Leonardo Buselli, che ha fedelmente seguito la disposizione dei fori seguendo il mio disegno quotato realizzato con il CAD.

L'assemblaggio dei vari componenti non è stato difficoltoso, a parte risaldare i delicati cavi Litz dell'RB300 ai connettori, ma con tanta pazienza quella fase è stata superata.

Ultimi controlli prima di posare un LP sul piatto ed iniziare l'ascolto, sono stati al peso di lettura della testina, l'antiskating e la "messa in bolla" del sistema.

Sinceramente sono stato emozionato e curioso di riascoltare dopo mesi i miei cari dischi, ma anche in apprensione dato che tutto è stato calcolato, come dire, in maniera teorica e in pratica chissà con quale risultato!

E' andata bene, la fortuna e un po' di bravura sono state dalla mia parte.

La prima impressione è stata quella di "radiografare " i brani musicali! In sintesi, una sorta di risonanza magnetica applicata alla musica, ovvero focalizzare nettamente meglio di prima la scena sonora, ampliandone la separazione stereo e profondità, le basse frequenze risultano ben definite e gli strumenti a percussione sono "solidi" e presenti, come gli altre frquenze con medi in primo piano e tweeter che lavorano al massimo, ma che non sono certo al livello degli altri componenti dell'impianto.

L'impianto nel suo complesso ora mette ancor di più in luce la qualità delle registrazioni, decretando quali vinili sono allo stato dell'arte, quelli ascoltabili senza pretese e quelli, la maggior parte, mediocri.

Non tutto è perfetto. Questi aspetti purtroppo affaticano gli ascolti molto lunghi, le ore passate col vecchio Pink erano più "tranquille" e questo giradischi classificabile a telaio rigido come i Rega, non è immune dalle vibrazioni che ad alti volumi di ascolto provocano distorsioni più o meno accentuate.

La soluzione è disaccoppiare il più possibile la macchina dal tavolo, utilizzando damper o cose del generee in più o in alternativa, insonorizzare maggiormente la mia stanzetta d'ascolto, cosa che farò in futuro.

Qui sotto tutta la componentistica prima dell'assemblaggio.